Arte senza limiti! Il quinto giorno di Mercurio Festival Marco Cacciola, Andrea Masu, Pixel Shapes + 1999 insieme ai Cantieri Culturali alla Zisa

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Sabato 28 settembre sono tre gli appuntamenti in programma su Mercurio tutti destinati a coinvolgere attivamente il pubblico e a sconfinare i limiti delle categorie artistiche: alle 21:00, al Cre.Zi.Plus, Farsi Silenzio, una performance di e con Marco Cacciola per la drammaturgia del Premio Ubu Tindaro Granata. Nello stesso spazio, alle 22:00, Esco, sto tornando di Andrea Masu, componente del collettivo milanese Alterazioni Video noti al pubblico per il progetto dell’Incompiuto Siciliano. Alle 23:00, in Piazza Bausch, Effimera, uno spettacolo di realtà aumentata e video-mapping degli artisti Pixel Shapes feat 1999.

L’arte non ha limiti su Mercurio che, realizzato da Babel e Spazio Franco e sostenuto da Fondazione Unipolis quale vincitore del Bando Culturability ’18 e dall’Assessorato alle Culture e alla Partecipazione Democratica, invita a ragionare sul ruolo degli artisti e delle direzioni artistiche da intraprendere; il festival privilegia, attraverso la multidisciplinarità della proposta, i linguaggi innovativi di gruppi artistici nazionali e internazionali.

Farsi Silenzio è una produzione di Elsinor Centro di produzione Teatrale che il suo ideatore Marco Cacciola definisce “spettacolo/non spettacolo” e che mira a ritrovare nel silenzio la via giusta per “dire” senza usare necessariamente le parole. Il progetto, che trova compimento nella stesura drammaturgica a cura di Tindaro Granata e sonorizzato da Marco Mantovani, nasce da un pellegrinaggio artistico alla ricerca del sacro in ogni dove. Uscire dai propri luoghi e predisporsi ad accogliere l’inaspettato è un gesto semplice e potente, così come ogni volta che si inizia un viaggio nell’ascolto dell’altro da sé. Infatti lo spettacolo sarà un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita. Gli spettatori verranno dotati di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato.

In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato: c’è bisogno di silenzio.

note di Marco Cacciola

Questo non è teatro che rappresenta la realtà, ma siete voi che l’interpretate. In questi tempi con più premi teatrali che spettatori, mi accontento di uno spettatore per ogni minuto. Questa è una scommessa contro. Contro di voi e contro di noi. Ma soprattutto contro le definizioni e le differenze. Impossibile quindi. Quello che dico, non è detto che lo pensi. Nulla si inventa mai, si può solo rubare con più o meno eleganza. Dal momento in cui si pretende di dire qualcosa, si sancisce il proprio fallimento. La prima affermazione è il primo errore. Questo non vuole essere uno spettacolo in più, ma uno spettacolo in meno. Ciò che voglio è solo andarmene. E questo lavoro è fatto a forma di porta. E queste parole, rubate, sono il mio sbatterla. O lasciarla aperta.

Dio o la Natura, a seconda di ciò in cui si crede, ci hanno dato una bocca e due orecchie: evidentemente perché ascoltassimo il doppio e parlassimo la metà!”

Molto diverso il linguaggio con cui l’intervento artistico di Andrea Masu si pone nei confronti dello spettatore: Esco, sto tornando è una visione di turbinante realismo della durata di trenta minuti. Masu è tra i fondatori di Alterazioni Video, il collettivo nato a Milano influente nel mondo dell’arte, dell’architettura e della fotografia nazionale e internazionale che vanta diverse partecipazione alla Biennale di Venezia, Manifesta e altre mostre in Europa e in America. Si contraddistinguono per il gusto pulp misto al realismo estremo e sono noti soprattutto per aver coniato una decina di anni fa il termine Incompiuto Siciliano che definisce quel vasto gruppo di opere pubbliche e infrastrutturali incompiute sparse sul territorio dell’isola e italiano in generale. Il progetto ha come obiettivo la rilettura del paesaggio italiano e si è imposto come stile nelle scuole politecniche e nelle accademie.

Se l’arte è veicolo di coinvolgimento e partecipazione attiva del pubblico, lo spettacolo Effimera ne è un grande esempio: realizzato dal collettivo video Pixel Shapes, composto da Andrea Criscione, Andrea Campo, Giovanni Mezzasalma e Simone Scarpello, darà vita a una realtà aumentata, immersiva e avvolgente. Si tratta di un video mapping costruito ad hoc su una delle facciate nella Piazza Bausch dei Cantieri Culturali alla Zisa in live performance che vede anche la partecipazione di un noto cantautore palermitano che resta anonimo dietro lo pseudonimo 1999. Il connubio di video, arte e musica, tramite l’utilizzo di nuove tecnologie incentrate sull’Audio Reactive, sconfina in una dimensione onirica in cui suoni e forme entrano in perfetta simbiosi.

Questo quinto giorno di festival si concluderà con il Mercurio Party allo Spazio Franco alle ore 00:30 con Paradigma e Pixel Shapes.

Farsi Silenzio: Ingresso  5 euro

Esco, sto tornando: Ingresso gratuito

Effimera: Ingresso gratuito

Info

Facebook: Spazio Franco

www.babelcrew.org
+39 3332876472
+39 3891157684

+39 3891519297

Silvia Maiuri
Author: Silvia Maiuri

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